L’ex presidente degli Usa Donald Trump sarà riammesso su Facebook e Instagram dopo due anni di sospensione.
La società di Zuckerberg Meta annuncia che dopo due anni di sospensione Donald Trump sarà riammesso ai social. I suoi account Facebook e Instagram verranno così riattivati mettendo fine alla sospensione nelle prossime settimane. “Il pubblico deve essere in grado di ascoltare cosa dicono i politici così da poter fare scelte informate”, si legge in una nota della società.
Facebook, “che ha perso miliardi da quando ha defenestrato il vostro presidente preferito, ha appena annunciato che reintegrerà il mio account”: il divieto è una “cosa che non sarebbe mai dovuta accadere a un presidente in carica” ha scritto Trump su Truth, il social creato dopo la sua sospensione dai maggiori social network. Meta aveva sospeso il tycoon dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 dopo che l’allora presidente aveva diffuso un video in cui invitava i rivoltosi a lasciare il Congresso sebbene fosse comprensivo nei loro confronti.
Il pressing di Trump per essere riammesso sui social di Meta
Le accuse di aver incitato via social gli assalitori delle istituzioni democratiche del Paese aveva convinto Meta a procedere con la sospensione dai social dell’ex presidente. Meta ha valutato se «persistano circostanze straordinarie per cui sia giustificata un’estensione della sospensione». La conclusione a cui è giunta la società è che al momento non l’uso di Facebook da parte di Trump non costituisce rischi per la sicurezza pubblica.
Trump e i suoi legati hanno anche spinto per un’accelerazione della riattivazione degli account dell’ex presidente in quanto futuro candidato alle prossime presidenziali. Il team del tycoon ha inviato una lettera a Mark Zuckerberg chiedendogli una “rapida riammissione” sui canali social. “Riteniamo che la sospensione dell’account Facebook del presidente Trump abbia radicalmente distorto e ristretto il dibattito pubblico”, ha scritto Scott Gast esortando la piattaforma social a “promuovere un vero dialogo, non mettere a tacere un candidato presidenziale”.
